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Sconosciuto a molti, ma non per questo meno importante. Le rune sono segni misteriosi che affiorano da un lontano passato. Secondo la mitologia norrena, si narra che la divinità chiamata Odino, padre di tutti gli Dei, fu il primo Maestro Runico, detentore della conoscenza. Ma le rune sono anche dei sistemi attivi di energia che aprono le porte dell’universo olografico. Ed è questo aspetto che ci interessa approfondire. Sono infatti proiettate nel presente e ci offrono la straordinaria possibilità di sintonizzarci sulla loro frequenza e gioirne dei benefici: fisici e spirituali. La meditazione runica è un viaggio che accompagna la nostra immaginazione nel mondo degli archetipi primordiali e ci allinea con noi stessi rigenerando il nostro stato di salute.

Il Staðagaldr o Yoga Runico Posturale è una delle principali pratiche di meditazione in cui si stabilisce un legame intimo e personale con ciascuna delle 24 Rune dell’antico alfabeto nordico. Mediante campi sottili che agiscono quando si assume con il corpo la postura della Runa ci si sintonizza con il piano delle energie di cui siamo parte inconscia. Questa forma di meditazione, accompagnata da una respirazione consapevole, è un dialogo fra la volontà e il mistero più profondo della Runa presa in considerazione. Centrata sull’uso mirato delle frequenze musicali la meditazione runica amplifica gli effetti terapeutici accompagnando la persona in uno stato di assoluta connessione con se stessa e di profonda crescita interiore.

Gli obiettivi generali del Stádhagaldr sono:

  • controllo del corpo attraverso la postura (stadha); controllo del pensiero attraverso il suono runico (galdr)
  • controllo del respiro
  • controllo delle emozioni;
  • conoscenza runica del sé e di quello che si vuol diventare;
  • controllo e la direzione della volontà.

Il sistema runico più antico è chiamato Futhark: esso divide le 24 rune in 3 gruppi (Aettir) formati ognuno da una serie di 8 rune e prende il nome dalle iniziali delle prime 6 rune del primo gruppo, chiamato il gruppo di Fehu. Il gruppo Fehu racchiude in sé un microcosmo e finalità differenti. Rappresenta dalla prima runa Fehu, che significa bestiame, inteso come prosperità di beni, all’ottava runa Winjo, che indica gioia e onori, i presupposti per un’esistenza stabile e prospera.

Nel secondo gruppo chiamato di Hagalaz, il filo conduttore, invece, è il superamento delle avversità e l’imprevedibilità della vita; e quindi, il mettersi in discussione per arrivare a una consapevolezza di crescita interiore. Il terzo e ultimo gruppo chiamato di Tywaz, inizia con Tiwaz e si conclude con Othila. Queste 8 rune danno una visione d’insieme sia dei progressi positivi che degli aspetti negativi, fornendo però, in ultima analisi, la speranza forte di una crescita spirituale dell’uomo.

Fehu: la runa dell’evoluzione che simboleggia l’inizio del ciclo della creazione. Indica il successo, i frutti di un lavoro, abbondanza, ricchezza. Questa runa simboleggia una ricchezza “sudata”, le soddisfazioni, il raggiungimento degli obiettivi. Capovolta indica invece difficoltà finanziarie, passività.

Uruz: questa runa rappresenta la forza primitiva e l’energia che ognuno di noi deve utilizzare contro le avversità e le difficoltà. Può rappresentare una buona salute, un grande coraggio, la fiducia in sé stessi. Se esce capovolta rappresenta la durezza di sentimenti e anche una salute cagionevole.

Thorisaz: la runa della protezione che ci avverte di proteggerci da nemici, dalla nostra ambizione. Rappresenta anche fortuna e protezione nelle imprese e la rigenerazione. Quando esce capovolta rappresenta lo scoraggiamento e l’incertezza.

Ansuz: questa è la runa della comunicazione e ci avverte di una visita, di notizie in arrivo. Simboleggia l’onestà, i messaggi, gli incontri proficui, il successo. Al rovescio ci avvisa che ci sarà detta una menzogna e preannuncia problemi negli studi.

Raido: la runa del viaggio che simboleggia viaggi e messaggi, indica il movimento e la capacità di una persona nel prendere le sue decisioni. Se esce capovolta ci avvisa di impedimenti e ritardi nei progetti.

Kenaz: questa runa è una sorta di luce che ci offre la possibilità di vedere ciò che prima era celato. Ci dice che si aprono nuove opportunità, simboleggia l’ispirazione, il talento artistico. Se esce capovolta indica la perdita dell’intuizione.

Gebo: si tratta di una delle rune più favorevoli ed indica il ricevere o fare un regalo, preannunciando ci saranno risultati positivi nei progetti in corso. La runa rappresentante il Fyrfos, la swastika, il fuoco d’amore, la costante creazione e l’eterna rinascita. Giborallar, l’altare del Padre del tutto, Di Colui che dona, Colui che dona le rune, nel quale è contenuta la croce Mal, l’incrociare, il matrimonio fra i due principi, dei due poteri. il suo valore numerico è 18.

Wunjo: questa runa rappresenta la gioia, l’orgoglio, la fortuna. Indica i desideri che si avverano e i progetti che si realizzano. E’ capace di riportare la pace su punti di vista del tutto opposti. Favorisce la nascita di nuove relazioni d’affari. Se esce capovolta indica sfortuna e tristezza.

Hagalaz: una runa che può essere intesa come un monito che ci avverte che è ora di mettere in atto un cambiamento difficile ma indispensabile. Occorre affrontare i problemi, rialzarsi e proseguire il cammino. Rappresenta la protezione, ciò che avvolge, il recinto, ciò che è racchiuso dentro ognuno di noi, l’omni-comprensivo, la chiave per utilizzare tutte le rune, per raggiungere ciò che è grande ed il sacro nella propria interezza. E’ la runa del mondo, l’albero del mondo, l’asse attorno al quale ruotano l’intero mondo fisico e spirituale. La runa corrispondente al numero sacro 7, dei sensi, dei suoni, dei colori, dell’armonia, della eterna conoscenza del divino, che racchiude se stessa ed il tutto.

Naudiz: questa runa ci consiglia di riflettere sulle nostre scelte invitandoci a non perdere mai le speranze. Ci da dona la forza della resilienza.

Isa: ci indica che al momento non c’è modo di cambiare le cose ed che i progetti che abbiamo subiranno rallentamenti e ritardi. Potremo agire in un periodo più favorevole. Simboleggia l’interruzione, il ritiro, ci conferma che attraversiamo un momento in cui bisogna aspettare e avere pazienza.

Jera: si tratta di una runa favorevole che ci dice che ci saranno cambiamenti positivi. Potremo raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato ma, esattamente come avviene in natura, non si devono forzare gli eventi poiché vi è un tempo adatto per ogni cosa.

Eihwaz: rappresenta l’albero del tasso, longevo e sempreverde, e rappresenta il potere che collega la mortalità del corpo fisico con l’immortalità dello spirito. Indica il superamento di momenti difficili e soluzione dei problemi. Simboleggia la prevenzione, ci avverte di possibili problemi concernenti un nuovo progetto e consiglia prudenza

Perthro: questa runa rappresenta la gioia e l’esuberanza che non deve sfociare in eccessiva “leggerezza”. Simboleggia anche un segreto che va custodito affinché si possa progredire. Può indicare il ritrovamento di oggetti smarriti e speculazioni finanziarie intuitive e vantaggiose. Inerente all’occulto e alle proprie forze spirituali, strade imperscrutabili. Raccomanda libertà e disinteresse.Se esce capovolta indica l’ammonimento a non partecipare a imprese incerte o e avvisa della cattiva influenza di persone che potrebbe portare alla rottura di rapporti.

Algiz:  si tratta di una delle rune più favorevoli che simboleggia una forza autoprotettiva che difende dagli attacchi e dai pericoli. Algiz è la runa delle scoperte che avvisa sui pericoli imminenti cosi da poterne prevenire le conseguenze. Indica il superamento di influenze avverse e pericoli incombenti. Protegge dagli eccessi delle nostre stesse emozioni, indica che non bisogna farsi travolgere dall’ansia. Se esce capovolta indica mancanza di protezione.

Sowulo: energia pura per questa runa che predice un successo totale in ogni campo. Attenzione al fulmine che può colpire all’improvviso, in un contesto non favorevole indica che abbiamo abusato delle nostre energie.

Teiwaz: si tratta di una runa protettiva che vanta un altissimo potere, rappresenta forza, resistenza e affidabilità. Indica volontà, disponibilità a fare rinunce per il ritorno dell’armonia. Ci dice che si deve proseguire nonostante le difficoltà. Se esce capovolta rappresenta arrendevolezza, mancanza di fiducia in se stessi.

Berkana: rappresenta il potere femminile, indica un inizio: può essere un matrimonio, un progetto, una nascita. Se esce capovolta rappresenta un arresto della crescita, disarmonia nei rapporti.

Ehwaz: questa runa rappresenta un’alleanza che consente il superamento degli ostacoli, consiglia quindi collaborazioni e legami. Se esce capovolta può preannunciare rotture di rapporti e allontanamenti.

Mannaz: rappresenta l’umanità, la solidarietà, l’intelligenza, la motivazione. Indica una mentalità equilibrata che racchiude la forza del divino che ci conduce verso la perfezione. Se esce capovolta indica solitudine, pessimismo e la non accettazione di punti di vista diversi dal proprio.

Laguz: rappresenta lo scorrere dell’acqua, l’energia, i cambiamenti, la ciclicità delle cose. Ci vuole dare nuovo impulso per l’inizio di una nuova fase di vita. Se esce capovolta indica poca capacità di giudizio, intuizioni sbagliate, incapacità ad affrontare le situazioni.

Inguz: questa runa simboleggia la protezione dell’unione familiare, annuncia un favorevole, la realizzazione di un progetto, l’unione familiare e la discendenza.

Opilaz: questa runa rappresenta il patrimonio di famiglia, delimita la proprietà sia spirituali che materiali. Annuncia risposte positive a tutte le domande che riguardano i propri beni, gli interessi famigliari, la vita sociale. Se esce capovolta può rappresentare perdita di beni liti per eredità o lasciti, indica un problema che neppure il denaro può risolvere.

Dagaz: rappresenta il risveglio, la luce dopo il buio della notte, la farfalla che si libera dal bozzolo. Si tratta di una runa estremamente favorevole che simboleggia la forza e la volontà di portare avanti i progetti e di concluderli nonostante le difficoltà.

Ardas Sadhana Singh (Marco Staffiero)

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