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Partiamo da quest’assunto: Lo yoga è una disciplina.
Analizziamo nello specifico entrambe le parole rilevanti all’interno della frase, ovvero: yoga e disciplina. Cerchiamo insieme di conoscerne e comprenderne a fondo il significato per poi giungere a una considerazione che sia degna di nota.

Yò-ga, dal sanscrito योग yoga, ‘unione’, in latino è lo iugum, in greco lo ζυγόν (zygòn), in italiano il giogo, ha quindi in sé il significato di “unire”, “collegare”.
Lo Yoga è dunque qualcosa che congiunge, che lega insieme, ma cosa?

In India, ove mantiene il significato originale legato alla cultura del luogo e ha una valenza filosofica spirituale, l’unione è tra il sé e l’universo, tra il sapere sacro e il sapere pratico: “Se faccio, capisco; se ho esperienza, conosco”. È la comprensione intima di noi stessi, che ci porta verso una comprensione reale del mondo. Con lo yoga, attraverso un ascolto profondo di sé, si armonizzano corpo e mente. Il primo, attraverso un addestramento fisico consapevole, possibile grazie alla presenza costante della seconda (mente), diviene capace di esprimersi in modo efficace, ove forza e flessibilità dosate a dovere, cooperano l’una addentrandosi nell’altra. La mente, nello sforzo che fa di attenzionare il corpo, ritrova la sua capacità di concentrazione e può inoltrarsi, in modo ponderato, verso il raggiungimento di una meditazione profonda (non soltanto astratta). Liberata da influenze negative (pensieri, “entità” disturbanti) può manifestare il proprio potenziale oltre le limitazioni in essere fino a quel momento.

Negli योगसत्र (Yogasūtra, ’aforismi sullo yoga’), l’antico testo che stabilisce la pratica e la filosofia dello yoga, di Patañjali, pensatore indiano, troviamo come frase di apertura: «Lo yoga è l’arresto delle modificazioni mentali».Lo yoga è dunque un mezzo per scoprire se stessi, è una delle strade percorribili, ai più armati di volontà e intento, per conoscersi a fondo in modo da poter vivere pienamente e al meglio la propria esistenza, è una disciplina che investe in senso pratico sia la mente sia il corpo….

Di-sci-plì-na viene dal latino come derivato di disciplulus, discepolo. Tale termine racchiude in sé il significato di materia, insegnamento, ma anche complesso di norme…
L’accezione, ebbene, non abbraccia solo la materia che si vuole insegnare e/o apprendere, ma anche il sistema di regole cui ci si debba attenere se si voglia trarre da questa esperienza di scambio qualcosa in più di un semplice passaggio di nozioni, ma anche istruzioni applicabili e concrete. In sostanza ogni disciplina richiede tanta determinazione da parte di chi vi si dedica. Nello specifico,praticare lo yoga, richiede un ri-educarsi tenendo presenti i valori e i dettami con cui si viene a  contatto, un conoscerli e riconoscerli come validi, riportandoli nel vissuto quotidiano. Richiede un mettere in pratica con costanza e impegno quel che, se si è ben lavorato, ha elevato il nostro sentire rendendoci ricettivi e in grado di conquistare una visione più ampia e chiara di noi stessi, dell’altro con cui ci rapportiamo e del Mondo che ci accoglie. Praticare yoga, portare la mente a un nuovo livello di coscienza, percepire e saper utilizzare il proprio corpo, essendo in grado d’interpretarne i messaggi, inevitabilmente ci “trasforma trasformando” la realtà nella quale siamo immersi. Se così non fosse, non staremmo praticando yoga. Se così non è, non stiamo praticando yoga.

Essendo lo yoga una disciplina molto antica che affonda le sue radici nella millenaria filosofia vedica che a sua volta è alla base di tradizioni come l’Induismo, il Buddismo, il Tantra, ci si deve porre nei suoi confronti con estremo rispetto. Fondamentale è inoltre tenere in considerazione che la nostra cultura non ci ha formato né fisicamente, né mentalmente, per accogliere quegli insegnamenti in modo così diretto, spontaneo e intuitivo come coloro che in quegli insegnamenti nascono. Ognuno di noi riceve dall’esterno ogni informazione filtrandola attraverso le proprie convinzioni, le proprie credenze, frutto, queste, delle esperienze che l’hanno formato. Tali esperienze assumono i colori di tutto quanto abbiamo assorbito sia in modo  consapevole sia in modo inconsapevole. Lo yoga non è ginnastica fine a se stessa, non è praticare un’attività fisica con finalità puramente materiali legate all’estetica o a una concezione ridotta della salute come assenza di malattia. Lo yoga nasce con lo scopo di elevare la coscienza fino a raggiungere il culmine della gnosi (dal greco antico γνῶσις (gnòsis),”conoscenza”), una conoscenza raggiungibile attraverso l’esplorazione del Mondo Spirituale in stretta connessione con quello materiale. E’ un viaggio che l’uomo percorre in tutta la sua interezza come unione di corpo, mente, anima e spirito per ritrovare la connessione diretta con il Divino.

La pratica dello Yoga inizialmente era riservata a pochi, eletti in conformità a rigorosi criteri da un maestro, il guru. Quei pochi, abbandonata la famiglia e i propri cari, vivevano per un anno accanto al maestro, che servivano con devozione, prima di cominciare a ricevere il sapere “yogico”.
Praticare yoga vuol dire praticare una via spirituale che conduca alla conoscenza del sé profondo, attraverso un’attività fisica che si esprime nell’assumere posizioni (asana), respirazioni (pranayama) e meditazioni. Nella suddetta sono inclusi comportamenti etici che richiamano a un irrevocabile rispetto per ogni forma di vita il quale passa attraverso scelte ben delineate in ogni ambito da quello individuale fino ad arrivare a quello sociale.Praticare yoga vuol anche dire imparare a riconoscere i limiti legati alla propria corporeità, anch’essa strettamente correlata ai luoghi e alla società ove si è nati e cresciuti. E’ necessario comprendere che tutto evolve e si trasforma, anche lo yoga, ma per mantenere il proprio centro, non per perderlo. I primi praticanti non erano come gli uomini dei giorni nostri.

Se prendiamo come esempio l’Hatha Yoga, per Rudolf Steiner, fondatore della società Antroposofica, questo risale all’epoca della razza umana lemurica, della quale faceva parte un essere umano più plastico da un punto di vista fisico, molto più connesso al mondo che lo circondava.

Or dunque è per tutti lo yoga?

È per chi comprende che la via si percorre sul piano fisico tanto quanto su quello spirituale. Il nostro Francesco d’Assisi, riconosciuto come lo yoghi dell’amore cosmico, ne è la prova indiscutibile. È per chi aprendosi a una conoscenza interiore si applica nel riportare esperienzialmente quanto appreso. Sapere sacro e sapere pratico.
È per chi con responsabilità sceglie di praticarlo, facendo si che gli insegnamenti derivanti da questo siano continuamente adattati alle proprie reali necessità evolutive senza perderne l’essenza e il senso. Importante qui scegliere con attenzione quale yoga praticare e a quale maestro affidarsi. In sintesi è per chi si applica con disciplina e serietà nel praticare yoga così come nel praticare il vivere.

Gloria Micacchi

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14 thoughts on “Lo yoga è disciplina

    1. Soprattutto, Gloria al Divino!
      Sono contenta sia di facile lettura. Avevo il timore che in alcuni punti potesse essere poco fruibile. Argomento molto delicato da trattare…
      Grazie, Giancarlo.

  1. Articolo chiaro che approfondisce gli aspetti più nascosti e ignorati dalla maggior parte delle persone. Il linguaggio di Gloria sa sicuramente catturare l’attenzione.

  2. Brava Brava Bravaaaa!!! Bellissssimo pensiero diverso dai soliti che abbiamo letto e riletto… a parte ovviamente la descrizione iniziale doverosa per i non adepti di “Unione Patanjali ecc” i tuoi pensieri cara Gló sono sempre avanti, hai evidenziato tutto chiaramente 🤗🥰 e se qualcuno continua ancora a chiamarla Ginnastica… bhè!! almeno aggiungeteci accanto l’aggettivo POTENTE perché lo Yoga è proprio questo una “Ginnastica Potente” e ha veramente il Potere di Cambiare il Tuo Cuore. Grazie Gló ❤️inoltre sono Felicissssima che hai nominato San Francesco… Lui ci ricorda tutto il Creato ci ricorda perché siamo Vivi e siamo qui su questa Terra 🤗🥰❤️

  3. 🕉️🌻 Un invito salutare, per il quale ringraziare la radiosa mente che ce lo offre 🌹
    Spaventa l’impegno necessario a studiare e a comprendere l’origine ed il potenziale, dello yoga e non solo, per questo ricordarci che con la volontà chiunque può accedere a questa fonte è un atto di amore e rinnovata fiducia nelle persone

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