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Tempo di lettura:3 minuti, 14 secondi

Mi occupo di benessere al femminile da circa cinque anni, ma è da tutta la vita che la sfera della donna riempie le mie ricerche spirituali ed olistiche. Lo Yoga va bene per tutti, ma noi donne abbiamo necessità, problemi e fasi della vita ben definite, dall’arrivo del menarca alla menopausa.
Lo Yoga ci aiuta ad equilibrare gli ormoni nelle nostre diverse fasi, ma anche le nostre emozioni, a ridurre l’impatto di malattie come il cancro al seno e l’osteoporosi e tanto altro.
Mi occuperò di questo per comprendere e sentire cosa lo Yoga può portare a noi donne, in questo numero ci soffermeremo sulla nostra schiena.

Le statistiche valutano che più del 30% della popolazione è afflitto da questo disturbo che è comune quasi come un banale raffreddore. La nostra colonna vertebrale è una complessa struttura che associa una notevole resistenza ad una grande elasticità. Composta di 33 ossa sovrapposte, le vertebre, distinte in 5 regioni:

  • 7 vertebre cervicali
  • 12 vertebre dorsali
  •  5 vertebre lombari
  •  5 vertebre sacrali fuse nell’osso sacro
  • 3/4 vertebre coccigee

Capita a volte a noi donne che il nostro mal di schiena richiami problemi femminili, in questo numero parleremo del prolasso dell’utero. Si ha un prolasso uterino quando l’utero scivola verso il basso e si protrae all’interno della vagina, ciò si verifica in seguito al cedimento delle strutture di sostegno del pavimento pelvico. Le cause del prolasso sono molteplici: il parto vaginale ed eventuali complicazioni, come un travaglio lungo, bimbo di grandi dimensioni, sollevamento errato di oggetti pesanti, obesità, bronchite cronica, stitichezza. Quando si verifica una delle condizioni sopracitate, le strutture che sorreggono il pavimento pelvico si indeboliscono ed è a questo punto che può avvenire il prolasso.
In realtà, è improbabile che tale fenomeno si manifesti in seguito al verificarsi di una sola delle condizioni elencate, essa può causare l’indebolimento del pavimento pelvico, ma il prolasso, nella maggior parte dei casi, avviene in seguito al ripetersi o all’accavallamento di quegli eventi, tutto ciò porta a problemi alla colonna nella parte lombare.

Scopriamo Salamba Sarvangasana per aiutarci con il prolasso dell’utero.

In sanscrito sarva significa “tutto” o “intero”, anga significa “arto”, “parte del corpo” e asana “posizione”; perciò Sarvangasana viene tradotta come “la posizione di tutti gli arti” o “la posizione dell’intero corpo”. Nonostante ciò, questa asana è comunemente conosciuta come “la posizione a candela”.

E’ una posizione dedicata alla Dea Sakini, sempre rappresentata seduta su un mucchio di ossa a indicare il controllo completo del corpo.

Come si esegue:

  1. Distendersi a pancia in su con le gambe unite e le braccia lungo i fianchi.Respirare profondamente
  2. Inspirando sollevare le gambe lentamente (se è possibile tese) e tutto il busto premendo le mani e le braccia a terra.
  3. Espirando sollevare tutto il tronco raggiungendo la famosa posizione verticale aiutandosi con le mani che sostengono la schiena.
  4. Il mento poggia sullo sterno e la concentrazione va posta sulla respirazione diaframmatica.
  5. Inspirare profondamente ed espirando per prima cosa sposta le mani verso il bacino e allunga le gambe in modo che i piedi si trovino sopra la testa, poi posiziona le mani a terra, sul lato del corpo con i palmi rivolti verso il basso e da qui, esercitando pressione sul terreno e mantenendo la testa sempre a contatto con il materassino, srotola la schiena a terra, vertebra per vertebra e appoggia anche le natiche al suolo. Per ultime appoggia le gambe, cercando di mantenerle dritte.

Controindicazioni:

  • chi soffre di pressione alta
  • durante il ciclo mestruale (MAI FARE POSIZIONI CAPOVOLTE)
  • per chi soffre di cervicale può limitarsi alla prima parte della posizione ovvero solo alzare le gambe in verticale, mantenendo tutto il busto e braccia distese per terra.
  • chi soffre di patologie ACUTE e della testa o del collo, patologie della tiroide, sinusite; una pratica regolare può invece contribuire a curare questi malanni.

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