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“Chiunque può respirare. Dunque chiunque può praticare Yoga”.
— T.K.V. Desikachar

Molto spesso, nel pensare che lo Yoga sia una pratica orientata soprattutto a chi ha particolare predisposizione o abilità fisiche, oppure a chi vuole raggiungere certe posizioni acrobatiche, si scivola nella percezione distorta rivolta a credere che l’esercizio o la prestazione fisica, siano l’obiettivo e lo scopo finale di questa profondissima e millenaria scienza di vita.

Il limite di questa visione, allontana il senso di scoperta e di ricerca spirituale di cui si fa portatore lo Yoga.
Ho voluto per questo trarre ispirazione dalla semplicità e bellezza della frase di Desikachar, per sottolineare quanto la pratica si prende carico dell’essere umano nella sua complessità e totalità, il cui soffio vitale è l’elemento spirituale di collegamento e di relazione con il Tutto.

Il percorso yogico che si snoda in un vero viaggio di evoluzione composto da otto gradini di evoluzione, stimola la comprensione di quanto esso sia un vero e proprio strumento di conoscenza di sé stessi e della propria mente. Non importa chi siete o credete di essere e quale sia la vostra storia personale, ciò che importa è l’intento di andare oltre la propria maschera sociale, le proprie convinzioni e comportamenti limitanti per ritrovare libertà , autenticità e armonia con ciò che si vive.

Chi pratica yoga scopre, solo attraverso l’ascolto e l’osservazione del respiro, che il mondo là fuori entra in noi e ci modifica di continuo, in ogni momento della giornata pervadendo di ossigeno e vita ogni parte del nostro essere. Non stiamo solo respirando la vita, ma è anche la vita che respira in noi.

Ogni atto, gesto e posizione sul tappetino diventa un rituale, un atto celebrativo di vita che nasce dall’interno, da ogni pulsare ritmico del cuore e da ogni atto respiratorio che costantemente accoglie e rilascia. Da un piano di ascolto, attenzione consapevole coltivato con costanza e perseveranza, impariamo a metterci di fronte a chi siamo veramente, a scoprire in che modo ci relazioniamo con noi stessi, a come si muove la nostra mente, a come ci identifichiamo con ciò che è transitorio e illusorio.

Nel creare la relazione intima con la forza vitale che sta dietro la creazione di noi stessi,scopriamo la cosa più importante: che mentre ci siamo sforzati , affannati a cercare qualcosa là fuori, un luogo, una persona, un risultato, ci siamo scollegati dalla nostra fonte, dalla nostra vera natura, mancando a noi stessi.

Riscoprire chi siamo realmente al di là dei costrutti mentali, rilassarsi nella propria essenza, è l’inizio della storia di amore con sé stessi e ci spiana la strada a fare esperienza della connessione con gli altri diventando sempre più capaci di alimentare relazioni sane e amorevoli.

Lo yoga è certamente per tutti ed è rivolto a chiunque voglia rimuovere il velo di illusione che si sovrappone tra il proprio Io e la propria vera natura, a chiunque sia alla ricerca del vero.
Si può cambiare gradualmente prospettiva, andare al di là della mente dualistica e conflittuale, aprendo un visione ampia di conoscenza che muove non verso una visione perfetta e migliorata di noi stessi, ma verso un sè autentico indifferenziato, stabile e aperto un nucleo di forza consapevole e sensibile.

Allora chiunque può rendersi disponibile ad entrare in quella connessione intima, partendo da dove si è, accomodandosi sul tappetino senza scopo, finalità o aspettativa, senza voler ottenere nulla dal corpo, ma scivolando con lo sguardo all’interno per alimentare la curiosità di ciò che vive dentro, con mente aperta, cuore coraggioso ad accogliere senza distinzione l’agio e il disagio, la comodità e la scomodità, la luce e l’ombra, il conflitto e la pace.

È da quello sguardo neutro e attento, scevro dal giudizio che tutte le energie e forze trovano armonia, equilibrio e completezza.

Yoga è vivere in uno stato di unità, integrazione che si rivela con l’apertura e la bontà d’animo che ci rende capaci di provare empatia, tenerezza e compassione.
È avere una mente stabile e forte, purificata dai processi psicologici destabilizzanti, conflittuali e separativi.
È vivere consapevolmente momento per momento abbracciando la vita in tutte le sfaccettature senza esclusione.
È il riconoscimento chiaro , limpido della nostra fondamentale uguaglianza.
È tornare alla radice di sé stessi, nel corpo e attraverso di esso nella sana relazione con la vita e gli altri,saldi nel principio spirituale che ci sostiene.

Namastè,
Marina DemariaYogaperte studio – Asti

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