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Tempo di lettura:6 minuti, 50 secondi

L’indissolubile legame tra Asana e Respirazione Ujjayi

Le posture e il respiro sono considerate profondamente interconnesse nello yoga, specialmente quello dinamico, potrete trovare a riguardo fiumi di informazioni e spiegazioni in cui evito accuratamente di addentrarmi. Sono convinta che potrete constatare voi stessi che questo è vero anche se non siete praticanti di yoga e vi state avvicinando a questa disciplina Indiana che vede sempre più la presenza di persone occidentali nelle varie sale delle città.

Alcuni anni fa durante una conferenza patrocinata dalla FAO Staff coop e le Nazioni Unite per celebrare the Day of Yoga (che coincide con il solstizio d’estate) mi chiesero di fare un intervento di Vinyasa Yoga durante il convegno. Pensai di fare solo una breve introduzione verbale per poi passare subito dalla teoria alla pratica così che tutte le persone presenti e quelle collegate via web potessero fare l’esperienza del concetto di coordinamento respiro / asana nel Vinyasa Flow Yoga. Questo semplice esercizio, fatto dalle poltrone dell’aula magna, sgomentò piacevolmente i convenuti per i feed back ricevuti poco dopo.

Similmente, affinchè arrivi prima il beneficio della ragione, vi farei sperimentare seduta stante un esercizio di respirazione unito allo spostamento, anche se minimo, di una parte del corpo.

Respir-Azione

Stazione eretta, piedi uniti, braccia lungo il corpo con i palmi rivolti verso le gambe, senza muovervi; respirate normalmente 5 volte consecutive e osservate / contate i secondi con cui inspirate e i secondi con cui espirate poi scrivete su un foglietto di carta questi due numeri.

Ora provate a inspirare ed espirare soltanto dal naso cercando di accompagnare dall’inizio alla fine il movimento delle braccia:

INSPIRARE, portare le braccia verso l’alto fino ad unire i palmi al di sopra della testa

ESPIRARE, abbassare le braccia fino a toccare con i palmi delle mani i lati del corpo

Attenzione a non creare pause o apnee intermedie mentre fate l’esercizio dinamico; ripetete queste due funzioni respiratorie e di movimento interconnesse degli arti superiori al sistema respiratorio, per 5 volte consecutive

INSPIRARE, sollevare le braccia e mantenere la postura con i palmi uniti espirando ed inspirando con le braccia ferme al di sopra della testa per 5 respiri lenti e profondi

ESPIRARE, abbassare le braccia e mantenere la postura con i palmi delle mani ai lati del corpo ferme per 5 respiri lenti e profondi

Al termine di questo esercizio contate i secondi con cui inspirate ed espirate, poi scrivete le due numerazioni sullo stesso foglietto di carta dove avete messo i dati precedenti per confrontarle.

Se avete constatato un aumento nella lunghezza del respiro sia in fase di inspirazione che in fase di espirazione siete riusciti a praticare diligentemente uno dei fondamenti dello yoga pur non avendo ancora studiato nei dettagli la respirazione Ujjayi.

Ora chiediamoci: perchè è avvenuto questo cambiamento nel nostro sistema respiratorio?

La risposta è duplice: sul piano anatomico / fisiologico la semplice sincronizzazione / coordinazione tra articolazioni e respiro migliora la capacità di “assorbire” in fase di INSPIRAZIONE un numero maggiore di ossigeno e di “depurare” l’organismo dalle cellule esauste in fase di ESPIRAZIONE.

Nella dimensione psicologica / spirituale l’attenzione del cervello alle funzioni di movimento e respiro profondo incrementano la presenza del proprio essere nel “qui ed ora” rilassando il sistema nervoso grazie ad una maggiore “ventilazione” che riequilibra Agni (il calore interno) placando Rajas gunas (l’iperattività di mente e corpo).

Respiro Ujjayi in Svadisthana

Fruire le emozioni senza identificarci in tutto quello che sentiamo è difficile, Svadhisthana Chakra ha come senso connesso al centro energetico il Gusto. Normalmente viviamo infinite situazioni in cui dobbiamo scegliere cosa mangiare, con chi parlare ecc. Svadhisthana Chakra è fortemente coinvolto nella nostra istintiva discriminazione tra ciò che ci piace e ciò che ci disturba: già soltanto “lasciando fluire le emozioni”, invece che interagire trattenendole, ci consente di interrompere il ciclo del Samskara ovvero le nostre tendenze che come anime karmiche reincarnate abbiamo ereditato dalle vite passate, evitando di mettere in “storage” (in questo chakra) altre sensazioni di vita dolorosa causa di attaccamenti e illusioni.

Oltre ai benefici che il respiro profondo porta al nostro corpo / mente, la respirazione Ujjayi è un forte mezzo di connessione con il nostro Secondo Chakra diventando sorgente e veicolo di grande creatività sommersa in quel punto (alcuni centimetri sotto l’ombelico) dalla memoria di esperienze negative passate.

Prendete un foglio e suddividetelo in due diagonali partendo dai 4 angoli, poi tracciate un’ orizzontale e una verticale che passa per il centro delle due diagonali fatte prima:

Sedete a terra nella posizione di Sukhasana (a gambe incrociate) con la schiena adiacente al muro per evitare di stancarla; se le vostre ginocchia sono molto distanti dal pavimento, in questa postura, facilitate il rilassamento delle anche mettendo due mattoncini yogici sotto le gambe, in modo che respirando lentamente i legamenti inguine / femore si rilassino sempre di più ad ogni fase espiratoria sulla loro superficie.

Date un tema al vostro ascolto: qual’è l’emozione più forte che ricordate in questo momento?

Mettete il foglio che avete preparato poco fa in grembo tenendo tutte e due le mani premute sul foglio e il pube sottostante; l’intento è quello di attivare un contatto che lasci assorbire ciò che il nostro corpo in quel punto silenziosamente e invisibilmente emette subito dopo aver fatto la domanda:

Fate 15 respiri Ujjayi, risvegliando tutto l’Albero Respiratorio (che si compone non solo di muscoli e organi, ma anche di ossa) e restate “in ascolto” in questa posizione col foglio in grembo, dove fin’ora sono state tracciate soltanto le rette per individuarne il centro.

Al termine dei 15 respiri sollevate il foglio all’altezza del viso e raccontate le sensazioni che avete vissuto a voce alta, come se ci fosse una persona alla quale confidate la vostra l’esperienza.

Scrivete su un lato del foglio quello che avete sentito / ricevuto dal vostro svadhisthana, senza giudicare o modificare il contenuto, cercate di essere neutrali come un’antenna che trasmette il messaggio ricevuto nella sua integrità.

Realizzare lo Yantra di Svadhisthana con la tecnica dello Spiritual Drawings

Disegni delle allieve del gruppo Yoga Flow

Insegno questo metodo per fare disegni spirituali nei workshop sui chakra e nelle sessioni online di disegno già da qualche anno ottenendo risultati estetici ed energetici molto importanti, proviamo qui a farne uno con Svadhisthana Chakra.

Tracciate lungo la verticale le tre Nadi principali: a destra Pingala, al centro Sushumna, a sinistra Ida, che corrispondono ai canali energetici attraversati dalla kundalini (in forma dinamica è chiamata Shakti) lungo la colonna vertebrale che attraversa e “illumina” i principali 7 chakra, anche se ci sono innumerevoli chakra secondari in tutto il corpo.

Disegnate con un bicchiere un cerchio al centro del foglio, poi a mano libera (senza preoccuparvi di fare tutto perfetto) mettete 6 petali che definiscono il campo del loto di Svadhisthana Chakra, quindi date il via libera all’interpretazione delle parole che avevate scritte al margine del vostro foglio, in forma di colore, simboli e altre geometrie dentro e fuori il loto di base che avete disegnato, non dimenticate di colorare anche le Nadi!

Potete provare a rifare questo esercizio tutte le volte che la vita vi “emoziona” lasciando sensazioni forti e vi accorgerete che riuscirete a liberare l’energia soppressa dalla razionalità e dalle paure con questa piccola pratica trasformativa.
In più sarà divertente vedere la varietà dei risultati scoprendo molte cose di voi in Svadhisthana Chakra riuscendo a non restare travolti/e o dominate/e dalle sensazioni!

Bruce Lee vi ricorda che la verità è conoscibile attraverso l’esperienza personale:

“Every true knowledge it is revealed by Self Knowledge”

mentre Ermete Trismegisto ci rivela che:

“ciò che è sotto è identico a ciò che è sopra”

pur essendo sotto gli alti chakra il loto di Svadhisthana è in grado di farci accedere alle soprastanti porte della felicità.

Bibliografia

  • Vinyasa Flow Yoga – Yogapedia.it di Janine Claudia Nizza
  • Ermete Trismegisto mitico autore della letteratura ermetica citazione dagli Aforismi
  • Bruce Lee –Jeet Kune Do, il libro segreto di Bruce Lee
  • Dispensa Flow Chakra di Janine Claudia Nizza
  • Yoga & Ayurveda di David Frawley

testo e disegni di Janine Claudia Nizza

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2 thoughts on “Respiro, Yoga, Emozioni

  1. Grazie mille yoga magazine per la splendida impaginazione anche dei disegni delle allieve 🙏 Le ragazze di Yoga Flow ne saranno entusiaste 🕉️ una piccola novità che allarga gli orizzonti della pratica 👏
    Om Shanthi namaste! 🌹

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