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In maniera banale forse per chi vive il mondo dello Yoga, inizio così questo articolo che di banale non ha proprio nulla, anzi ha un ruolo di vitale importanza.

Leggendo qui voglio riportarti lì, riportare la tua consapevolezza esattamente verso colui che rende meraviglioso il tuo giardino, il polmone verde della tua città, il tuo essere. Per chi è agli esordi invece, forse tanto scontato non sarà: “Nasciamo con un numero di respiri ben preciso, qualità e durata della nostra vita è definita da questi.”

Per questo saggio detto, tramandato nella storia dai grandi maestri dello Yoga, ma anche per tante altre motivazioni, ti posso confermare che il respiro, esattamente ogni singolo respiro, ha una valenza fondamentale, è di vitale importanza e per questo non va dato per scontato ma anzi andrebbe presa piena coscienza di ciascuno di essi.

Come ogni giardino che valga la pena di visitare va curato, annaffiato, concimato, potato e pulito quotidianamente, dedicandogli tempo, amore, presenza.

Se tutti lo facessimo si introdurrebbero meno fumi nocivi, si ridurrebbero problemi legati all’ansia o ad altri stati di panico e in  generale i problemi di salute, di sovrappeso e psicosomatici.

Un giardino fiorito all’interno di noi è il risultato di ogni respiro consapevole e in piena coscienza.

Come prendere piena coscienza di un gesto così automatico?

Inizia portandovi l’attenzione, focalizzati su di esso e poi prendi atto del significato e del valore che ha. Creati quindi le condizioni necessarie per averne piena consapevolezza e controllo. Puoi iniziare attraverso la semplice osservazione del respiro nel centro del tuo corpo, all’altezza dell’ombelico, per poi prenderne controllo ed espanderlo utilizzando il respiro yogico completo, fino ad arrivare nel tempo e sotto la guida di  un maestro esperto e preparato, alle diverse e più complesse pratiche di Pranayama, passare attraverso le Asana, coordinarle abilmente con il respiro cosciente, per finire con la Meditazione restando sempre nell’osservazione del respiro nel corpo.

Così come durante le pratiche di Yoga, anche nella vita, osservo sempre di più quanto il respiro sia strettamente connesso e correlato all’attitudine di vivere e di compiere azioni e sopratutto al modo in cui le svolgiamo.

Nulla accade per caso e se non mettiamo presenza donando il giusto e sufficiente impegno per il funzionamento della nostra macchina perfetta, respirando adeguatamente e facendo ciò che è necessario per osservare vita, il nostro giardino risulterà abbandonato e seccherà fino a sopperire.

Quando le persone non stanno bene o sono agitate respirano frettolosamente e hanno l’affanno, il respiro corto, sofferto. Se sono spaventate o ansiose possono perdere la capacità di respirare e sentirsi soffocare. Se sono concentrate vanno in apnea. Questi sono solo alcuni esempi molto comuni.

Durante una pratica Yoga è fondamentale imparare a consapevolizzare il respiro fino a controllarlo. Ho potuto verificare su me stessa quanto potente sia, un antidoto ad ogni esigenza, istantaneo, naturale e sempre reperibile, potente che non ha nulla da invidiare ad altri rimedi molto più costosi e con effetti discutibili e comunque decisamente su lungo termine. Ha il potere infatti di cambiare lo stile di vita col tempo, ma nell’immediato l’umore e la capacità di vivere davvero donando più leggerezza e tranquillità utili e necessarie per non farsi sopraffare dalle emozioni e dalla mente inconscia.

Vedi e osserva anche tu questa relazione respiro e azioni legata alle tue esperienze ed emozioni come ansia, paura, rabbia, rancore, gelosia, invidia ma anche stupore, gioia, amore. Se respiri dentro l’emozione e ti dai il permesso di viverla dandole un nome, scoprirai di avere un’alleato magnifico e fondamentale in grado di attraversare ogni sentimento e inconveniente trasformandoli in gratitudine, gioia, amore, tranquillità e pace, donandoti un giardino vivo e pieno di tutti i colori.

Nulla accade per caso e non è un caso appunto che, quando qualcuno esprime un sentimento spiacevole o voglia prendere decisioni affrettate per cause esterne che gli hanno causato frustrazione, confusione o rabbia, gli si risponda respira profondamente e prendi tempo prima di agire.

Coltivando con presenza ogni respiro

Il respiro è vitale, controlla tutte le funzioni del corpo, dei fluidi, degli organi e quindi anche del cervello. Ossigena tutto il corpo, le cellule e i tessuti, proprio tutti. Questo porta chiarezza, lucidità mentale e quindi maggiore capacità di vedere le cose come sono, senza condizionamenti. Si divine quindi in grado di prendere decisioni costruttive, volte al proprio benessere e non istintive, incoscienti e controproducenti.

Lucidità mentale e consapevolezza, presenza e discernimento, amore e compassione, gioia e pace non sono piante che possiamo comprare e piantare ovunque ma sono semi che giacciono dentro di noi e che ognuno può coltivare e crescere nel proprio giardino creandovi lo spazio e il terreno più adatti. Tutti le cerchiamo e vorremmo sederci soli all’ombra di questi alberi già millenari nel momento di sconforto, confusione o disperazione ma se non le coltiviamo nel giardino della nostra anima e non ne abbiamo cura quotidiana e costante, qualunque sia il nostro stato d’animo, non le avremo pronte a ripararci e a darci energia nei momenti di carestia dove il raccolto non sarà dei migliori e magari il meteo non sarà nemmeno dei più favorevoli ma, se ogni giorno con presenza e consapevolezza coltiviamo il nostro giardino, avremo un luogo ameno e neutro dove andare a sederci in pace, produrre e attingere energia nuova, positiva.

Il posto più sicuro dove coltivarle è proprio dentro ciascuno di noi, basta chiudere gli occhi, visualizzare il nostro giardino e respirando profondamente addentrarsi con coraggio in ciò che gli da vita, siano rose o spine, rami o fiori, erbe o bacche, foglie o frutti, impegno e costante amore compassionevole lo renderanno il più bel giardino che esista. E concludo con un altro famoso e simpatico saggio detto, stavolta estratto da un libro: “E’ il tempo che tu hai dedicato alla tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.

Chiara Zucchelli

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