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“Tutte le meraviglie della vita sono già qui. Ti stanno chiamando. Se riesci ad ascoltarle potrai smettere di correre. Quello che ti serve, quello che serve a tutti noi, è il silenzio. Ferma il rumore nella tua mente in modo che i magnifici suoni della vita vengano uditi. A quel punto puoi cominciare a vivere la tua vita in maniera autentica e profonda.”
— Thich Nhat Hanh

La meditazione accade nel silenzio tra un pensiero all’altro.

Nel mondo ci sono tanti tipi di silenzio, o meglio, tanti livelli di rumore. Il diventare sensibili a questi diversi stati di silenzio è fondamentale. Ma perché è così importante? Come possiamo arrivarci?

Il silenzio è un qualche cosa che fa paura alle persone, non siamo abituati a stare in silenzio. Pensiamo che stare da soli voglia dire stare in silenzio. Pensiamo che leggere un libro sia stare in silenzio. Ma non è così. Pensiamo che quando non rispondiamo a una persona che magari ci sta insultando sia ‘rimanere in silenzio’. Eppure, quando diventiamo consapevoli impariamo a sentire il rumore delle reazioni, dei pensieri. Quando otteniamo il silenzio mentale otteniamo la pace. In tutti questi anni di ricerca del cosa sia la felicità mi sono resa conto che la pace mentale e il silenzio interiore sono la felicità.

Per arrivare alla pace ci serve il silenzio. Silenzio, pace e felicità per me sono sinonimi.

Stare in silenzio vuol dire acquietare la mente e il sistema nervoso a tutti i livelli. Stare in silenzio é immobilità interiore.

Ma esattamente cosa vuol dire?

Dirsi: “ora starò in silenzio” è impossibile. Quando creiamo silenzio intorno a noi il volume del rumore dentro di noi aumenta in modo esponenziale. I pensieri sembrano tantissimi e ci domandiamo se il silenzio ci faccia veramente bene e, di solito, la reazione è il ricreare distrazioni intorno per non sentire i pensieri e di conseguenza le emozioni che emergono. Per ascoltare il silenzio per prima cosa ci vuole il coraggio di volersi conoscere. Sento sempre parlare le persone che vogliono cambiare, vogliono crescere spiritualmente, fanno Yoga, meditazione. Ma nella maggior parte dei casi cambiano delle abitudini o situazioni esteriori, poi se gli chiedi di stare un giorno in silenzio sembra che sia impossibile, che gli stai chiedendo un braccio. Ma il primo passo è quello. “Conosci te stesso” diceva Socrate, “perché solo conoscendo te stesso conoscerai l’Universo e gli Dei”.

Quindi, come si fa a fare questo? Come posso iniziare questo percorso?

Come ho già accennato, bisogna fare un percorso di riequilibrio del sistema nervoso e di abbassamento delle onde cerebrali.

Il nostro sistema nervoso autonomo è diviso in simpatico e parasimpatico. Uno è quello che ci fa reagire nello stato di allerta e pericolo e l’altro è quello che si attiva quando siamo rilassati. Quando il primo è in squilibrio siamo in uno stato costante di allerta, stress, nervosismo e reazione. Quando il secondo è in squilibrio siamo in uno stato letargico. Nella maggior parte dei casi comunque siamo in uno stato reattivo e quindi è molto importante andare a ricreare uno stato di relax nel corpo attraverso tecniche specifiche.

La stessa cosa vale per il nostro cervello. Il cervello funziona a frequenze chiamate hertz. La velocità di queste frequenze corrisponde a un determinati tipo di onde cerebrali. Più sono veloci le frequenze (quelle veloci sono chiamate onde beta, che sono quelle della mente attiva durante la giornata), più i nostri pensieri sono veloci, uno vicino all’altro, e non c’è spazio tra un pensiero e l’altro ed è proprio in quello spazio che accade la meditazione.

Andiamo a riequilibrare.

Per creare equilibrio nel nostro sistema nervoso, per non essere sempre in uno stato reattivo, ma più rilassato, per creare spazio tra un pensiero e l’altro e creare silenzio nella mente abbiamo bisogno di strumenti da utilizzare quotidianamente.

Ognuno è diverso ed é a una fase diversa della propria vita, del proprio silenzio, del proprio rumore, ma ci sono degli strumenti comuni che utilizzo regolarmente per me e per le persone con cui lavoro:

  • Yoga. Non uno Yoga dinamico, ma di ascolto profondo, in cui ascoltiamo ogni posizione, diventiamo intimi con la posizione. Ascoltiamo quello che la posizione ci dà a livello fisico, mentale ed emozionale.
  • Respiro. Respirando fino all’addome (con il diaframma) in modo consapevole, andiamo subito a riequilibrare il sistema nervoso.
  • Concentrazione. Grazie alla concentrazione andiamo piano piano a creare spazio tra i pensieri.
  • Yoga Nidra. Questa è una tecnica molto profonda di rilassamento che va a lavorare a livelli profondissimi.

Anche solo utilizzando una di queste tecniche quotidianamente (anche alternandole tra di loro), dopo poco vedrai dei notevoli risultati, la vita ti sembrerà scivolarti addosso e ti sentirai più sereno e in silenzio.

Il silenzio è la porta per la felicità e la pace. Non sottovalutare la sua potenza. Ascolta il silenzio ogni giorno, non avere paura di conoscerti.

Birgit Kunzli (Insegnante Yoga)

Puoi scaricare uno Yoga Nidra gratuito dal mio sito: https://birgit.mykajabi.com/yoganidra

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