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Con la pratica dello Yoga uno degli “effetti collaterali” è lo stabilizzarsi del lato emotivo del praticante che, centrato e stabile, non è più soggetto agli alti e bassi emotivi legati alle proiezioni della mente.

Ma emozioni e sentimenti non sono la stessa cosa. E con lo Yoga per lavorare sul sentimento devi contenere e conoscere l’emozione.

Emozione deriva dal greco “mozione, mettere in movimento” ed quello stato d’animo che vi porta ad un’azione. Un’emozione ti fa agire (perché hai bisogno di…) perché mette in movimento la mente. É uno stato d’animo che porta sempre a conseguenze. Ti spinge fuori.

Il sentire invece non è uno stato d’animo, ma un processo mentale di attenzione, è un processo opposto che ti porta dentro di te, all’ascolto delle propriocezioni; senti quando ti sintonizzi con te stesso. Lo Yoga aiuta a gestire il flusso delle emozioni portandoci ad uno stato di “fermo”, di non azione impulsiva determinata dall’emozione del momento. Lo Yoga quindi ti porta dentro, a sintonizzarti con te stesso, a sentire che percepisci nelle situazioni.

Quando senti, comprendi le emozioni e le gestisci.  Tace l’emotività legata alle fluttuazioni emotive altalenanti e si crea una stabilità emotiva maggiore. Si diventa emotivamente più stabili.

L’equilibrio si ha quando le emozioni ti portano a dei gesti basati sul sentire, e sostituiscono nel tempo alcune cattive abitudini, mosse solo dalle emozioni. Ovvero il sentire porterà a delle azioni dirette, mirate, risolutive. Un individuo emotivo che agisce in preda alle emozioni sarà facilmente instabile, insoddisfatto e infelice. Un individuo che agisce in base al suo sentire, farà le scelte giuste, calibrate e sarà appagato.

L’emozione è quindi prodotta dal Cervello indipendentemente dalla presenza di un altro umano. Non serve la presenza altrui per provare un’emozione.

Il sentimento invece è legato alla presenza di un altro umano perché i sentimenti nascono proprio per metterci in relazione con i nostri simili.

I neuroscienziati affermano che senza le emozioni, non saremmo in grado di sviluppare la coscienza, intesa come conoscenza di sé stessi e del mondo.

Sono dei dispositivi di avviso/segnalazione che ci permettono di relazionarci col mondo, dalle più basiche alle più complesse ci segnalano il nostro stato e quindi danno un indizio su come comportarsi. Le emozioni, prodotte nell’ipotalamo nel sistema limbico del Cervello, sono una dotazione in comune con gli animali e mammiferi. Esse si trasformano in emozioni cognitive, cioè sentimenti solo attraverso la coscienza, cioè la conoscenza di sé stessi. E questo avviene nella Neurocortex quindi nella corteccia frontale umana dove sviluppiamo carattere, logica, intenzione, progettualità, creatività.

Ad esempio, anche la scimmia prova la paura come emozione, ma solo l’uomo la trasforma in odio attraverso i rapporti sociali. Passiamo quindi dall’area del talamo e ipotalamo alla corteccia frontale sede delle capacità cognitive umane.

Deduciamo quindi che, sono proprio i sentimenti che potrebbero tenere unite le società perché sentimenti come tolleranza, amore, rispetto, empatia sono stimolabili attraverso le relazioni sociali.

L’emozione è la bussola, il sentimento la strada che decidi di percorrere.

Contenendo le fluttuazioni mentali legate al passato, futuro, condizionamenti, sovrastrutture autolimitanti, la mente si espande a una più ampia coscienza che da largo spazio alla conoscenza dell’emotività.

L’emozione diventa allora un attitudine mentale ed Emotiva stabile e la quiete, la serenità prevalgono su stati d’animo ansiosi. Portiamo focus in modo intenzionale e con motivazione, su emozioni nobili accettando l’ombra senza farsi sottomettere da essa. L’intento costante, la motivazione, la presenza a se stessi stabilizza le emozioni che diverranno in prevalenza positive. Le negative saranno accettate, viste, lasciate scemare togliendo energia psichica da esse.

Le Emozioni hanno una gamma di frequenza specifica che attrae come un antenna radio, le emozioni della medesima gamma di frequenza. Creando campi aurici di frequenze, di guarigione e amore. Forse, e dico forse… Anche solo parlare e condividere queste emozioni elevanti permette di vivere sentimenti elevanti, e di unione.

Piccoli semi, lasciati cadere qua e là, che forse fertilizzano gli animi.

E c’è tanto bisogno di fertilizzare con lo Yoga, oggi più che mai, in un mondo orientato verso la divisione noi riuniremo gli animi vicini nella stessa frequenza, con sentimenti nobili e divini.

Carolina Paoletti Amar Devi Kaur
Insegnante certificata Ikyta International
Brain Longevity specialist
Kundalini Flow Method
Gong Therapy

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One thought on “Yoga, emozioni e sentimenti

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