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Nell’ambito dei numerosi stili e tipi di Yoga ce n’è uno poco noto, ma sicuramente interessante chiamato “Stádhagaldr” o “Runa Stadha” conosciuto anche come “ginnastica runica”. Esso consiste nell’assunzione di posture (gesti runici in cui la funzione delle rune è assimilabile ai Chakra), forme di meditazione in cui si pratica il controllo del respiro e visualizzazioni dei segni delle rune.

Gli obiettivi generali del Stádhagaldr sono:

  • controllo del corpo attraverso la postura (stadha);
  • controllo del pensiero attraverso il suono runico (galdr);
  • controllo del respiro;
  • controllo delle emozioni;
  • conoscenza runica del sé e di quello che si vuol diventare;
  • controllo e la direzione della volontà.

Lo “Stadhagaldr” viene utilizzato come una modalità di integrazione psicologica e trasmutazione personale. Il concerto di Stadha si basa sull’idea di ricreare col proprio corpo la forma della runa prescelta permettendole così di “incarnarsi” nell’essere fisico del praticante.

Le origini dello Stadha risalgono negli anni ’20 e ’30 del XX secolo per opera di Friedrich Marby. È stato poi ulteriormente sviluppato da studiosi tedeschi quali Kummer, Gorsleben e Spießberger. Tutti loro utilizzavano un Futhark (forma di alfabeto runico) primordiale basato sui diciotto carme dell’Hamaval. Più tardi il sistema venne ampliato a tutto il Futhark antico originario da Edred Thorsson.

Rudolf von Sebottendorff contribuì alla nascita di tale pratica. Nella sua vita compì molti viaggi in Turchia ed in Egitto venendo a conoscenza di un’antica disciplina Sufi e delle sue tecniche di meditazione. Sebottendorff pensava che Rune e misticismo islamico avessero un’origine comune, così elaborò una sorta di Yoga sillabico, che comprendeva posizioni, respirazione, concentrazione e il suono di alcune sillabe.

Si pensa che lo Yoga Runico abbia avuto origine proprio da questo Yoga sillabico. Kummer e Marby, gli elaboratori di questo particolare stile, presero spunto da questa tecnica raffinandola introducendo ad ogni posizione un mantra in nome della runa. In particolare, Marby e Kummer collegarono (in maniera tra loro indipendente) elementi di meditazione, Yoga, Tai Chi e Reiki, con elementi di nudismo nazionalistico sviluppando la cosiddetta ginnastica delle rune, che entrambi tentarono di diffondere attraverso vari scritti. Entrambi gli autori cercarono di nascondere l’influenza della meditazione dell’Estremo Oriente sui loro insegnamenti affermando che gli insegnamenti sviluppati dai Teutoni si erano diffusi nell’Asia orientale e che lo Yoga era solo un plagio. Entrambi affermarono di essere antenne per la volontà degli dei e di ricevere la loro dottrina di salvezza attraverso il contatto diretto con gli antenati.

Risulta che anche le SS utilizzassero le rune per sviluppare un sistema di meditazione di Yoga Runico.

Ad Extersteine (complesso megalitico situato in Germania, nella regione Renania Settentrionale-Vestfalia, nella foresta di Teutoburgo) vi è una tomba scavata nella roccia, una sorta di sarcofago, nel quale Himmler e i suoi discepoli tentarono di passare attraverso la morte mistica, creando l’uomo eterno. Uno dei fini di Himmler era di certo la creazione del Sonnenmensh: l’uomo sole, il superuomo. L’uomo sarebbe diventato sonnenmensh passando attraverso la morte mistica e divenendo, oggettivamente, immortale.

Alcuni ufficiali erano sottoposti alla cerimonia dell’aria soffocante che consisteva nel rimanere a meditare un’intera notte all’interno di una sorta di tomba, sovrastata da un arco a volta di pietra. In quel sepolcro il meditante, protetto e sostenuto da Algiz, avrebbe passato la notte recitando mantra e meditando con le rune, servendosi dello Yoga Runico che associava, in un certo senso, la runa al chakra.

Karl Spießberger sviluppò una nuova ginnastica runica negli anni ’50. Anche se si riferiva a Kummer e Marby, ne nascondeva gli elementi antisemiti ed etnici. Piuttosto sottolineò le somiglianze con lo Yoga, il training autogeno e il neo Zoroastrismo .

Negli anni ’70, lo Yoga runico iniziò a diffondersi. Negli anni ’80 l’editore di estrema destra Rudolf Anton Spieth ristampò gli scritti di Marby e li rese accessibili a un pubblico più giovane. Poco dopo, anche lo pseudo-scienziato Stephen Flowers entrò nella scena esoterica basando le sue opere sullo Yoga Runico su risultati apparentemente scientifici. Oggi la ginnastica runica è comune nella scena esoterica e neopagana.

È possibile praticare lo Stadha ovunque, ma ovviamente sarebbe preferibile farlo in mezzo alla natura o almeno all’aria aperta. Non vi è un limite né un minimo di tempo. Si consiglia di iniziare poco alla volta, magari con una posizione al giorno ed infine abbinarci la vocalizzazione.

“Le rune sono le chiavi per l’accoglienza, l’assorbimento e la proiezione delle energie presenti nel cosmo. Utilizzando le corrette posture runiche combinate con l’intonazione del giusto suono runico, si può attingere a una combinazione di forze, il cui loro primo effetto è la trasformazione e la guarigione della persona…”.

Massimo Mannarelli

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