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Il sistema delle caste fu istituzionalizzato in India attorno al 1.500 a.C., forse per opera degli Ariani che crearono la suddivisione fondamentale tra le quattro caste principali indiane:

  • dei sacerdoti (brahmana)
  • dei guerrieri (kshatriya)
  • dei mercanti e degli artigiani (vaisya)
  • dei servi (sudra)

Kshatriya Yoga tradotto letteralmente significa Yoga dei guerrieri (gli Kshatriya appunto) e gli Ksatrya sono una casta dei guerrieri, Yogi e militari, spesso Re guide spirituali come Maharaja: hanno il potere, il dominio.

Secondo l’Induismo sono stati creati dalle braccia del dio Brahmā, sono quei “giovani”, i “mortali” pronti alla “morte” (mṛtyu), detti anche vṛka (“squartatori di lupi”), e caratterizzati dai lunghi capelli intrecciati e dalla ferocia in combattimento.

Secondo i testi induisti, dalla bocca di Brahma, il creatore dell’Universo, furono creati i Brahmini puri e sacerdotali, dalle sue braccia i Kshatrya divisi in Kaula/ famiglie, e dalle sue cosce furono creati i Vaishias e dai suoi piedi i Sudras.

Kshatirya erano nobili, avevano funzioni governative (Rajia), infatti i bambini nati nella casta Kshatriya venivano istruiti in arte, politca e storia, per assicurarsi che sarebbero diventati dei governanti sani e preparati.

La casta aveva un monopolio essenziale sull’istruzione militare, sulla preparazione al combattimento e e sull’addestramento alla difesa, sia del proprio territorio sia chiamati in difesa di altre zone. Erano guardie del corpo dei Maharaja o altre volte erano loro stessi dei Raja (Re).

Kshatriya Yoga era lo Yoga della casta dei Re dell’India, Birmania e Tibet.
Anche se i Veda non menzionano kshatriya di alcun lignaggio, possiamo dedurre dai dati storici che una divisione in Lignaggio ci fosse.

I lignaggi probabili erano la dinastia solare (Suryavamsha) e la dinastia lunare (Chandravamsha).

Ci sono altri lignaggi, come Agnivanshi (“lignaggio del fuoco”), da Agni (fuoco) e Nagavanshi (nato dal serpente), che afferma di discendere dai Nāga.

Le storie che descrivono i guerrieri sono lontane nel tempo e risalgono a Sri Krishna, loro riferimento e “maestro” di combattimento : ricordiamo che Krishna si impegnava in incontri di lotta in cui usava ginocchiate al petto, pugni alla testa, tirate di capelli e strangolamenti.
Duelli che duravano settimane, mesi.
Fino al decesso. Era un onore morire sotto Shri Krishna.

Le armi inizialmente usate dai Raja Kshatriya nei combattimenti erano il tiro con l’arco, pugilato, scherma e faceva parte della loro educazione natale.

Si possono citare ad esempio sovrani simili, guerrieri come Siddhartha Gautama.

Si, proprio lui Siddharta! Il Buddha!
Gautama era un campione di lotta e di scherma prima di divenire il Buddha.

Molti dei popolari sport menzionati nei Veda e negli scritti epici derivano dall’addestramento militare, come pugilato (musti-yuddha), lotta (maladwandwa), corse con i carri (rathachalan), ippica (aswa-rohana) e tiro con l’arco (dhanurvidya).

Le gare si svolgevano non solo come competizione di abilità per i partecipanti, ma anche per designare il consorte (una donna di rango Raja). Arjuna, Rama e Siddhartha Gautama conquistarono tutti le rispettive mogli in virtù di tornei del genere.

Poi nel III secolo (1.200 d.c.) furono incorporati nelle arti di combattimento elementi di Yoga ed anche movimenti con le dita delle danze Nata (le mudra).

In quel periodo, Palazzi reali e piazze del mercato avevano speciali arene dette Akhara, una sorta di “palestra ” in cui i reali e le persone comuni si divertivano a guardare incontri come combattimenti di galli o arieti, e lotta fra guerrieri (fino al decesso).

I testi descrivono una Akhara (scuola-convitto di arti marziali o arena all’aperto) a Chandragiri in cui i nobili praticavano esercizi di salto, pugilato, scherma e lotta quasi ogni giorno prima di cena per conservarsi in salute, e osservava che “uomini di settant’anni sembravano appena trentenni”.

Ad oggi, ancora alcuni stili di combattimento indiani rimangono strettamente connessi a Yoga, danza ed arti performative (come il kalarippayattu).
Nota. nonostante vari gruppi tentarono di abolire le Caste, come i Sikh, ricordiamo che le caste sono state abolite in India nel 1950, poco tempo fa, infatti psicologicamente continuano a vivere come se esistessero ancora

E studiando Yoga, ti ritrovi a studiare Arti marziali e combattimento…

Ora capisco la leggenda, in cui si narra che per tenere buoni i bambini, si diceva “fai il bravo o chiamo uno Yogi!”
Non finisco mai di meravigliarmi.

Carolina Paoletti Amar Devi Kaur

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